lunedì 10 dicembre 2007

Il Giornalismo nell'era della Rete, saperi liberi e privacy

Per anni la comunicazione si è sdoppiata tra quella presente sulla carta e quella, sempre più predominante, circolante nella rete. Dualismo che sin dall'inizio non è stato di facile decifrazione. Ci si è sempre chiesto se il giornalista web si potesse considerare un giornalista 'patentato' al pari di quello cartaceo. Internet ha cambiato la visione del mondo, mentre nella comunicazione cartacea i lettori erano soggetti passivi, in un rapporto in cui le scelte venivano prese ed attuate dalle redazioni giornalistiche, si è passati alla comunicazione web in cui i lettori diventano parte attiva e creativa dell'informazione. Questo cambiamento ha portato ad un sostanziale mutazione dei giornali e delle riviste.

Negli ultimi 10 anni la velocità della rete ha reso possibile una più veloce trasmissione dell'informazione. I pregi della comunicazione web rispetto a quella cartacea sono tanti, l'informazione può essere aggiornata in tempo reale e chiunque può partecipare alla sua formazione. Il contrario avviene nella comunicazione stampata, dove, il più delle volte, l'informazione risulta già passata e non aggiornabile se non alla successiva ristampa. Il lettore è passivo, non può far presente il proprio punto di vista.

Ecco il motivo per il quale, accanto alle testate tradizionali, che sviluppano anche la presenza nel web per fidelizzare i web readers al pari di quelli tradizionali,sono nate molte webzine, testate giornalistiche online, in cui l'informazione viene prodotta gratuitamente e il cui sostentamento viene garantito dalla pubblicità, che il più delle volte è insufficiente a coprire i costi. D'altro canto Internet ha dato la possibilità di creare velocemente\nnuova informazione. Gruppi socio-culturali attraverso la rete condividono informazioni fruibili su scala mondiale. Questo non ha\nprovocato la scomparsa dei giornalisti e dei giornali, ma la loro conversione ad essere trait d'union tra l'informazione e i soggetti che la fruiscono, raccogliendo, sintetizzando e verificando l'informazione presente in Internet. Un fenomeno non nuovo, anche prima della venuta in essere della rete, il ruolo del giornalista era quello di raccogliere informazione per offrire notizie il più complete possibili. Con l'avvento della rete il giornalismo ha avuto nuova vitalità, apportata dall'esercito dei non autorizzati, ecco il motivo dei blog e del giornalismo partecipativo. Blog e wiki scritti sia da perfetti sconosciuti ma con grandi competenze, che da personaggi illustri, che decidono di condividere le loro conoscenza con la grande comunity. Queste nuove forme, che per la loro età, sembrano avere minor importanza rispetto alla carta stampa tendono a rendere quest'ultima solo un ulteriore mezzo di supporto, in cui vengono sottolineate le notizie più lette e scaricate del web. La rete diventa contenitore del lavoro intellettuale di individui sparsi nel globo, che ragionano individualmente ma sotto il confronto di centinaia di referenti, che partecipano alla formazione delle idee. È questo quello che avviene nell'open source. In questa nuova realtà tutti assumono il ruolo di giudice e di verificatore dei contenuti letti; ma viene anche migliorata in maniera esponenziale la capacità di selezione, decifrazione e aggregazione dei contenuti, grazie alle funzionalità offerte dalla rete.

D'altro canto Internet ha dato la possibilità di creare velocemente nuova informazione. Gruppi socio-culturali attraverso la rete condividono informazioni fruibili su scala mondiale. Questo non ha provocato la scomparsa dei giornalisti e dei giornali, ma la loro conversione ad essere trait d'union tra l'informazione e i soggetti che la fruiscono, raccogliendo, sintetizzando e verificando l'informazione presente in Internet. Prima dell'avvento in essere della rete, il ruolo del giornalista era quello di raccogliere informazione per offrire notizie il più complete possibili. Con l'avvento della rete il giornalismo ha avuto nuova vitalità, apportata dall'esercito dei non autorizzati, ecco i blog e il giornalismo partecipativo. Blog e wiki scritti sia da perfetti sconosciuti ma con grandi competenze, che da personaggi illustri, che decidono di condividere le loro conoscenza con la grande comunity.

Queste nuove forme, che per la loro età, sembrano avere minor importanza rispetto alla carta stampa tendono a rendere quest'ultima solo un ulteriore mezzo di supporto, in cui vengono sottolineate le notizie più lette e scaricate del web.

La rete diventa contenitore del lavoro intellettuale di individui sparsi nel globo, che ragionano individualmente ma sapendo di confrontarsi con centinaia di referenti, che partecipano alla formazione delle idee. È questo quello che avviene nell'open source. In questa nuova realtà tutti assumono il ruolo di giudice e di verificatore dei contenuti letti; ma viene anche migliorata in maniera esponenziale la capacità di selezione, decifrazione e aggregazione dei contenuti, grazie alle funzionalità offerte dalla rete.

La rete diventa un mondo parallelo che in molti ambiti si intreccia con la realtà. Un mondo in cui nuovi gruppi si costituiscono e nuove comunità si rafforzano in nome di un interesse, di un sapere, di una passione in comune.

Si è difronte alla realtà in cui c'è una minor richiesta di notizie, ma una forte offerta di raccolta delle stesse. L'informazione è realizzata dal 'passante' che per caso coglie al balzo una notizia e che per quasi per gioco la condivide, non con il vicino di casa, ma con il vicino di rete, nonché con il mondo intero.